Mary alla stazione

 





Mary fa l'amore con me senza un motivo
per lei la vita è solo il suo respiro
Mary mi promette pensieri più fedeli
Mary ha gli occhi scuri e così seri
Poi mi lascia solo a morire qui nel letto
ma ritorna ancora a dormire sul mio petto

Mary fa l'indiana è il mio tramonto rosso
noi ci vediamo sempre di nascosto
Nella notte insieme inventiamo prime volte
aggrappati ai fili della nostra sorte
E' una bugia mia è quello che non ho
il nostro incontro è un giorno nel metrò

Nell'aria c'è l'odore di un novembre di città
le strade sono quelle ognuno ha la sua età

Mary alla stazione mi fa ciao con la mano
con lei una valigia e un cappello un po’ strano
Poi mi dice andiamo via da qui
prendiamo insieme il nostro solito tassì
Mary alla stazione…

La televisione non mi va questa sera
uguale anche per lei che è così seria
Guarda che casino ora mi sta vicino
e si rispoglia ma senza più voglia
Io le accarezzo il viso ma sono già pentito
era meglio sai non incontrarci qua

Mary cioccolata Mary un po’ ruffiana
Mary non è più innamorata
Mary ragazzina con lo zucchero filato
poi mi sorride ma so che è un addio
Mary ed i miei conti a fine settimana
Mary con la pioggia e la rugiada

La gente va di fretta con troppa serietà
vorrei tornare indietro ma sono ancora qua

Mary alla stazione mi accarezza i capelli
vorrei stringerle le mani e dirle ancora rimani
Sentimento di amarezza dentro me
mentre tutto si ribella ai miei perché

Mary alla stazione
non si volta più indietro
io la guardo sparire
in quel misero treno

L'aria è quella di un novembre di città
il vento mi riporta in fretta alla realtà

(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche da qui: Le mie canzoni sono differenti)

Caro amore del futuro

 


Aspetto il tuo ritorno come un vecchio che scruta l’orizzonte al calar del tramonto. E se il tempo mi vorrà distante da questa terra, ti osserverò da qualche punto dell’universo per vederti più rigoglioso e vitale che mai. T’immagino così, caro amore del futuro, quando il male che ci sta devastando finalmente passerà.

Non c’è cosa più bella ed autentica dei sogni che si materializzano nell’immaginazione. L’idealismo prende vita e sostanza in ciò che non esiste o vorremmo che esistesse in una realtà sempre più povera di emozioni. Distanziati e mascherati giocoforza, ma forse lo eravamo anche prima con l’unica differenza che soltanto adesso ce ne accorgiamo, ne avvertiamo il senso dell’isolamento e dell’abbandono.

Così ti scrivo, caro amore del futuro, perché tu possa riempire cuori aridi e smarriti, colorare giorni grigi e anonimi che si susseguono senza sosta facendoci invecchiare precocemente da non avere il tempo di fermare l’attimo, quel carpe diem che è il senso della vita, recupero dei buoni sentimenti che germogliano in un unico grande abbraccio.

Sarai così, caro amore del futuro, il toccasana che spazza via tutte le impurità e le contaminazioni, che ci farà sentire più naturali e spontanei, più vicini di qualsiasi distanziamento e più lontani da ciò che adesso rasenta l’inutile, il vuoto sovrabbondante del rancore e della solitudine.

Amore mio del futuro, che tu possa esserci anche quando non ci sarò, disseminando le cose che ho trattenuto nel cuore, le parole che non ho detto o che non sono state comprese, le mani che ho tenuto in tasca senza che stringessero altre mani e accarezzassero volti che nel tempo sono divenuti sbiaditi e indistinguibili. Come un passero indifeso che finalmente riprende a volare senza più il timore di far sentire il suo canto forte e melodioso.

Sarai così, caro amore del futuro, anche se non potrò partecipare alla tua mensa per rifocillare questo lungo digiuno, perché sarà troppo tardi per me ma mai troppo presto per vederti trionfante sulle macerie e sulle miserie del mondo.  

Bello e invincibile sarai, caro amore del futuro.

La cura

 


Nel giorno della sua scomparsa che segna un vuoto incolmabile nella musica italiana d’autore, ecco una delle sue canzoni più belle che resteranno per sempre nella mente e nel cuore delle generazioni passate e future. Perla di poesia pura, accompagnata da una melodia toccante e struggente come solo lui, Franco Battiato, sapeva regalarci ed emozionarci. Ovunque tu sia spero che ci sarà qualcuno a prendersi cura di te.

LA CURA

(F. Battiato)

 

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via
Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore
dalle ossessioni delle tue manie
Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare

E guarirai da tutte le malattie
perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te

Vagavo per i campi del Tennessee
Come vi ero arrivato, chissà
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni attraversano il mare

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza
Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza
I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto
Conosco le leggi del mondo e te ne farò dono
Supererò le correnti gravitazionali
lo spazio e la luce per non farti invecchiare

Ti salverò da ogni malinconia
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te
Io sì che avrò cura di te

Addio grande Poeta della musica italiana