Resta




Resta la mia insufficienza nel guardarti
Poche cose da scoprire poche colpe da inveire
Resta quel che resta e il peggio resta qui
tra le rughe di un rapporto che non sento e non conosco

Tutto il male che c'è stato
non l'abbiamo mai scordato
E ci sembra di fuggire dalla realtà

Cosa siamo noi stasera?
Forse è meglio entrare in casa
e buttare giù qualcosa
Resta ciò che c'è
Restano i perché…

Resta quel che resta e in fondo resti tu
con me stesso ancora adesso ma non voglio tutto questo
Resta la speranza di trovarsi in due
a parlare di argomenti lineari e convincenti

Questo amore tanto ambito
dalle mani ci è sfuggito
Forse è già deliquescenza questa coesistenza
Cosa sarò mai stasera?

Forse è meglio andare a letto
e buttare fumo in petto
Resta ciò che c'è
Restano i perché…




(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")


Dentro

 



Quanta vita perduta c'è dentro
dentro gli occhi di chi sta piangendo
per il fumo che lo sta uccidendo
pochi anni gli sembrano cento

Questo gelo che arriva da dentro
chi lo scioglierà mai?

Tu mi guardi negli occhi ma non parli
Vuoi trasmettermi i tuoi anni
Che importanza avrebbe se
fossi proprio uguale me?
Tanto fuori tu non sei
proprio come ti vorrei

E si sa che la vita da dentro
ruota intorno allo stesso argomento
Noi chi siamo che cosa vendiamo?
Di noi stessi che cosa sappiamo?

Dentro è il mondo che stiamo vivendo
chi lo fermerà mai?

L'equilibrio dei sensi sta cedendo
ci violentano dall'esterno
Lo sappiamo solo noi
che qui dentro siamo eroi
Ci lanciamo a testa dura
verso un'altra fregatura

… che ci distruggerà
e mille volte ancora
speranza ci darà

E dentro siamo noi
assurdi e sempre noi
La testa all'infinito
e il vento intorno a noi
vicino come amico


(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")


Povera storia

 



Lasciami vivere ancora il sogno che non avrò
Questa è una notte di stelle e il cuore io lo darò
a chi mi sta ricordando per fatti suoi
perché ha sentito il mio pianto parlare di noi

Lasciami fare un sorriso che arrivi fin dentro me
attraversando le strade che non ho percorso mai
Fammi cadere nel vuoto se è questo che vuoi da me
tanto risalgo di nuovo malgrado anche te

Povera storia siamo noi
Povera e illogica come noi
Povera e misera di noi

Forse se tutto è cambiato l’abbiamo voluto noi
O forse è stato il destino che ha scelto per noi
Dammi un abbraccio anche l’ultimo prima di andare via
perché rimanga il rimpianto di un’altra poesia

Povera storia siamo noi
che s’inabissa dentro noi
Povera vita che non vuoi

(orchestra)

Dammi un abbraccio anche l’ultimo prima di andare via
perché rimanga il rimpianto di un’altra poesia


Tratto da “L’aquila non ritorna

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")



Gli amici come me





E si ritrovano nel clan dell'abitudine
o al mare a respirare vento di salsedine
Dormono poco e hanno altro da pensare
come le chiacchiere di strada da spazzare

Non sono illusi ma soltanto un po’ delusi
dell'emozione abbandonata nei rifiuti
Sono scrittori di un romanzo scritto in bianco
e grandi artisti e conformisti ogni tanto

Tutti gli amici come me fanno l'amore in un hotel
con una che ci sta per gioco e da mollare il giorno dopo
Fanno raccolte di cazzate
e allungano queste giornate
con facce cupe e disperate

Tutti gli amici come me si fanno spesso compagnia
con un panino ed un caffè e con una dose di pazzia
Vanno a ballare in un locale
con tanta noia da fumare
con una speranza da inventare

Sospesi come tanti piccoli aquiloni
A volte troppo riservati e sospettosi
Grandi poeti dell'illogica poesia
Bambini eterni con la stessa malattia

Sono soldati di un esercito in battaglia
e fanno a pugni con la vita che non cambia
Sono gli amanti giusti in questi tempi tristi
fanno fatica a vivere come gli adulti

Tutti gli amici come me fanno l'amore in un hotel
con una che ci sta per gioco e da mollare il giorno dopo
Fanno raccolte di cazzate



e allungano queste giornate
con facce cupe e disperate

Tutti gli amici come me non si domandano perché
non sono uguali come gli altri più o meno giovani e distratti
E vanno avanti barcollando
col desiderio di un ritorno
E non si guardano mai intorno
 
(Tratto da “Le parole del mio tempo”)
 
(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")