LA FINE

 


Non so se concludere o concludermi. 

Mettere la parola fine a questo blog che ho attivato da oltre 11 anni, o all'ultimo romanzo che ho iniziato a scrivere  senza avere più voglia di concluderlo, o alle cose che ho fatto e che ho lasciato a metà. 

Irrimediabilmente irrisolto.

E poi accarezzare questa fine sperando che sia più dolce di come l'abbia immaginata.

La fine. Ma poi esiste davvero la fine? O è piuttosto una tappa, una fase che si chiude per far posto ad un altro percorso che inizia?

L'inizio e la fine: due cose che si appartengono, l'osmosi del tempo che passa e ripassa come un vecchio carrozzone. 

C'è chi scende e c'è chi sale: albergatori in una terra che ci appartiene solo per un attimo più o meno breve, più o meno effimero.

Ecco perché non so se concludere o concludermi…

UN GIORNO NO UNA VITA NO


Nell’aria c’è conformità
la vanità di questa umanità
E capita che in crisi stai
e cerchi più di una necessità

Poi mani che si lasciano
e labbra che si staccano
Che senso ha?

Un giorno no una vita no
non puoi restare sempre qui a pensare
che in fondo tu non riesci proprio più
ad intascare mani senza amore
Amore sì per una vita sì
più bella e logica anche da qui

Un giorno no una vita no
non puoi sfogliare pagine di errori
perché sei tu e resti sempre tu
malgrado il mondo sia pieno di attori
Un giorno no una vita no
sei già importante non ti lascerò

Vorrei vorrei fermare lei
costringerla a parlare un po’ di sé
coinvolgerla nella realtà
per ricercare la mia verità

Poi occhi che non vedono
sorrisi che non si aprono
Che senso ha?
 
Un giorno no una vita no
non puoi restare sempre qui a pensare
che in fondo tu non riesci proprio più
ad intascare mani senza amore
Amore sì per una vita sì
più bella e logica anche da qui

Un giorno no una vita no
non puoi sfogliare pagine di errori
perché sei tu e resti sempre tu
malgrado il mondo sia pieno di attori
Un giorno no una vita no
sei già importante non ti lascerò