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Sarò
un altro uomo in questi tempi maledetti e forse già lo sono ma non me ne sono
accorto. Ma poi che cos'è il cambiamento? La trasformazione del corpo che
cambia? Le rughe che prima non c’erano e che adesso appaiono incipienti sul mio
viso stanco e provato da chissà quale dolore? O forse è qualcosa che arriva
dall'anima e che mi fa sentire più forte o più debole di un tempo?
Fase
1, fase 2, fase 3, fase 4 ... quante altre fasi dovremo percorrere per vederci
veramente cambiati in bene o in peggio? E intanto si continua a commettere
delitti, a delinquere nei soliti modi, a non rispettare il prossimo con sputi
in faccia per propagare il contagio, come un’arma da fuoco nelle mani di uno
scellerato che già lo era ieri e lo sarà domani, e poi domani ancora.
Ci
sarà una fase X in cui si potrà dire che siamo davvero cambiati e migliori di
quanto non lo siamo adesso? Domanda che
consegneremo ai posteri perché forse noi non ci saremo o non faremo in tempo a
trovare la risposta.
“Come
si cambia per non morire...”, cantava la Mannoia in questa splendida hit di
qualche Sanremo fa. Forse il cambiamento è sopravvivenza più che la risultante
di un percorso di maturazione consapevole e sentito. Forse non si cambia mai, al
di là del naturale invecchiamento che nemmeno le moderne tecniche della
chirurgia estetica riescono ad oscurare o a rallentare.
Ci
vuole ben altro per muovere la coscienza sociale, e questo accade tanto per gli
uomini quanto per le donne. Se ancora adesso, a distanza di anni, si festeggia
la festa della donna dell’8 marzo in segno di riconoscimento della pari dignità
di genere, mentre in parallelo imperversa il femminicidio, prima latente, ed
ora più evidente e costante. Anche una donna sarà la stessa di prima o un’altra
donna per non morire?
L’8
marzo 2020, l’inizio del lockdown dovuto all'emergenza Covid-19. Che
strana e terribile coincidenza! Il prossimo anno festeggeremo l’uno e commemoreremo l’altro
evento come la vera liberazione da tutti i mali? La speranza è che si possa
farlo senza che accada altro che ci faccia riempire il viso dell'antico
rossore.
Nel
giaciglio di pensieri confusi e scoordinati tra loro, sarò un altro uomo che
guarda al futuro che è già passato. E ci sarà un’altra donna che si muoverà tra la folla anonima e mascherata.
Ma
forse basterà solo uno sguardo, un sorriso per riconoscerci.
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