Qualcuno ci ama (lassù)

 



Chissà che cosa abbiamo fatto
per meritarci questo poco spazio
Chissà se siamo come cartolina
oppure manichini in vetrina

La neve non si scioglie siamo a pezzi
Da qui ormai non partono più treni
Ma non si può dire che siamo soli
e poi il sole è già spuntato fuori

Forse davvero qualcuno ci ama lassù!
Forse potremo conoscerci ancora di più
Magari ci cercheranno domani
anche quelli più lontani

Forse davvero qualcuno ci ama lassù!
Forse potremo restare una volta di più
in questa nostra esistenza a lunga scadenza
con un amore di riserva

Città e semafori col rosso
con quella nostalgia che abbiamo addosso
Chissà se siamo come due pezzi di pane
oppure due ragazzi di poche risate

E qui il vento taglia ogni sguardo
questi anni che da soli se ne vanno
Poi la luce filtra dalle persiane
Ma quanto tempo ancora ci rimane?

Forse davvero qualcuno ci ama lassù!
E forse un po’di fortuna l'ho avuta sei tu
Non mi lasciare da solo lontano
Teniamoci per mano!

Forse davvero qualcuno ci ama lassù!
E sarà bello rinascere una volta di più
Fammi appoggiare la testa su di te
e portami via con te!

(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")


Sarò breve


Per gli amanti della scrittura breve, ecco un godibile mini-racconto di Matilde Serao tratto da "Donna Paola" del 1897.

Fulvio s'inchinò, prese dalla mano di Paola il gelato che ella, sorridendo dolcissimamente,  gli porgeva, e le disse, guardandola negli occhi:

"Vi amo".

"Non dovete amarmi" mormorò lei senza scomporsi, seguitando a sorridere.

"E perché?"

"Perché ho marito" ribatté ella, ma placidamente.

E gli occhi di Fulvio, di un tetro azzurro,  lampeggiarono di passione. Ella restava innanzi a lui, senza mostrare alcun turbamento, sorridendo ancora, tutta rossa, con le belle braccia bianche e prosciolte sotto il merletto nero delle maniche. Sul merletto nero e sulle bianche braccia scintillavano i braccialetti gemmati: erano ricaduti sui polsi,  ella si occupò a risollevarli verso il gomito. 

Irritato,  Fulvio batteva col cucchiaino sul piattello del gelato:

"Andatevene" mormorò a un tratto, soffocando di collera "siete una donna odiosa,  io vi detesto".

Paola crollò lievemente il capo,  come si fa per un malato incurabile, e si allontanò da Fulvio. 

L'abbandono

 




Hai mai sentito l'abbandono dentro te?
Un grande vuoto che ti lascia fuori e poi
non sai riprenderti vorresti arrenderti
farti più piccolo di quanto già non sei

E all'improvviso non t'importa quasi più
del freddo intenso che ti fa sentire giù
sotto la neve di un giorno breve
e ti domandi se qualcosa ancor succede

L'anima che senti
quando ti tormenti
davanti ad un bicchiere
e a un grande dispiacere
che ti addolora ma
un po’ ti fa piacere

Libera la mente
temerariamente
Provi a spiccare il volo
per non sentirti solo
oltre le nuvole
scoprire un mondo nuovo

Hai mai capito l'abbandono dentro te?
Quando la sera gli altri sono andati via
e le parole del tuo silenzio
altro non sono che le voci dell'inferno

E allora pensi di cambiare strategia
per conquistare gli altri cerchi un'altra via
anche uno sguardo che arrivi al cuore
che dica molto più di mille tue parole

L'anima che senti
in questi momenti
è un mondo che si chiude
alle tue spalle nude
è un giorno così uguale
che non ti fa più male

Libera la mente
delicatamente
se chiudi gli occhi adesso
ti sembra già diverso
e l'abbandono sai
va via con tutto il resto

(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")


Per innamorarmi

 



Quanto cielo avrei rubato per innamorarmi
quanto poi te ne avrei dato in tutti questi anni
Tu nel viaggio di un artista lontano
e carezza che è sfuggita pian piano
Già! Potevi essere anche mia, diciamo
che c'è stato un piccolo contrattempo
non ci siamo amati com'era meglio per noi
Per innamorarmi avrei fatto poco sai
e avrei messo fine a tutti questi guai

Non sarei più stato solo se ti avessi amato
ed invece il tuo sorriso io non l'ho sentito
Tra le stelle di una notte qualunque
tu avresti illuminato chiunque
Già! Potevi essere anche mia, diciamo
più disposta ad arrivare al mio corpo
ma qui non abbiamo avuto mai un posto per noi
Certo che avrei fatto anche il pazzo insieme a te
e avrei fatto chissà che se tu con me...

Quanto cielo avrei rubato per innamorarmi
quanto poi te ne avrei dato sì per lusingarmi
Forse ti ho incontrata ma non ti ho vista
tra la gente eri troppo diversa
dimmi se per caso eri tu proprio quella
con un faccino bello come una stella
caduta nel mezzo di una festa, caduta per me
per innamorarci e anche un po’ per completarci
stando insieme e ridere come pagliacci

Non sarei più stato solo se ti avessi amato
ed invece il tuo indirizzo io non l'ho trovato!

Quanto cielo avrei rubato per innamorarmi
quanto poi te ne avrei dato in tutti questi anni!

(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")



Un giorno come un altro

 



Cosa c'è in questo giorno uguale a te
che muore all'orizzonte e al buio si confonde
Alberi che sfiorano le nuvole
e un vecchio contadino che parla con un bambino
E più in là sentieri che si perdono
laddove c'è l'asfalto e il cuore tuo distratto

Ma è un giorno come un altro
la vita che si offre a te
in tutto il suo ritratto
e sullo sfondo ancora lei

Volersi ancora bene
e non restare insieme
Se è stato un grande amore o no
adesso è già dolore un po’
Ma è un giorno come un altro

Penso a te che ti addormenti insieme a me
la testa sul cuscino ed io che mi rigiro
Attimi che sono come battiti
che vanno a cento all'ora sull'autostrada vuota
Svegliati che il tempo può riprenderti
E' come per incanto finisce questo pianto

Ma è un giorno come un altro
l'amore che finisce qui
e tu che sei già un altro
malgrado ci sia ancora lei

Volersi ancora bene
a volte non conviene
Se è stato un grande amore o no
adesso è già dolore un po’
Ma è un giorno come un altro…

È un giorno come un altro…
È un giorno come un altro…

(Tratto da “Le parole del mio tempo”)

(Puoi ascoltare il brano anche cliccando qui: "Le mie canzoni sono differenti")