E DA SOLO

Agli inizi degli anni ottanta, dopo aver ottenuto dalla SIAE la qualifica di paroliere e di compositore, la casa discografica Baby Records, in voga nel ventennio 1974/1994, mi propose di scrivere un testo sulle note di Gorgeous you’re right, brano strumentale di Stephen Schlaks tratto dall'album New Temptations del 1982.

Stephen Schlaks è un pianista statunitense che in Italia si affermò tra la metà degli anni settanta e gli inizi dell’ottanta con composizioni strumentali, all'epoca di moda, tra le quali, le celebri Kitty/Barbara, Casablanca, Pleasure e la già citata New Temptations.  

Ecco il testo e più in calce il video del brano. Provate a cantarla.

E da solo
faccio finta che 
m’innamoro
così inganno anche lei
che mi aspetta alle sei
fuori dai giorni miei

E da solo
vedo rosso di più
cerco un corpo
quale amore sei tu?
L’illusione va su
ogni volta di più

Mangio solo 
Vivo poco
Mi rinnovo
Cambio faccia così
la mia rabbia va via
con bugiarda allegria

Vanno avanti 
giorni stanchi
I miei anni 
sono tanti
e non so quanta strada farò
Se poi t’incontrerò

Tu da sola
o con un altro con te
e un amore
ubriaco com'è
Sarai tu o sarò io
a capire cos'è?

Bevo ancora
a quest’ora
Ma che noia
ora invento con lei
qualche cosa perché
non si accorga di te

Rido forte
ma la notte
mi conosce
sa che ho voglia di te
e mi chiedo perché?

E da solo
mi commuovo
cosa provo?
Forse niente però
qualche cosa farò
ma non mi perderò

Mangio solo
vivo poco
Mi rinnovo
Cambio faccia così
la mia rabbia va via
con bugiarda allegria

Vanno avanti
giorni stanchi
I miei anni
sono tanti
e non so quanta strada farò
Se poi t’incontrerò














LA VITA CHE PASSA, LA VITA CHE CAMBIA


Passa silenziosa la vita nell'ultimo respiro di chi non ha potuto stringere mani calde e affettuose. Passa inesorabile, come un destino beffardo e ineluttabile, una tempesta invisibile che si è abbattuta in un secondo in corpi indifesi e sfortunati procurando gelo e solitudine. La vita che passa in questi tempi maledetti è un treno che viaggia a velocità supersonica per giungere al capolinea dell’ignoto quasi senza accorgersene.

Passa la vita violata, lacerata, strappata come un aquilone che ti scappa di mano per perdersi nel cielo infinito, l’eternità di un attimo che diventa storia passata che non puoi più raccontare. La vita che passa in questi tempi bui è una stella caduta nel mare che nessuna nave potrà mai recuperare.

Cambia la vita che è già cambiata nell'angoscia di un improvviso isolamento, dove le immagini prendono corpo e sostanza per rubare una carezza ed un sorriso, un saluto con la mano che vorresti afferrare prima che la luce dello schermo si spenga definitivamente. La vita che cambia in questi tempi austeri è un filo virtuale a cui ti aggrappi per sentirti ancora vivo e vitale.

Cambia la vita che cambierà quando tutto sarà finito e si potrà di nuovo tornare per le strade ad abbracciarsi e a raccontarsi, reduci di una guerra spietata e senza confini che resterà nella nostra memoria, ma che sapremo di averla vinta davvero solo con la forza dell’amore e di una rinnovata generosità. La vita che cambia in questi tempi sospesi è una valigia da preparare con nuove cose da portare e tante altre da disfare non appena il viaggio riprenderà.

Se saremo diversi e migliori solo il tempo potrà dircelo.

La vita che passa, la vita che cambia è una storia da riscrivere nel tempo che verrà.