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UNA VITA DIVERSA

CARO FRATELLO

Caro fratello               
ti ho immaginato da sempre
e da sempre ti ho aspettato inutilmente
Chissà chi è stato colui
che ci ha legati nel suo regno
noi così diversi eppure uniti nello stesso segno

Caro fratello
perché mi rispondi col silenzio?
Lo sai che da tempo non riesco a dirti quello che sento?

Chissà chi è stato colui
che si è dimenticato di noi
noi così perversi eppure non siamo mai gli stessi

E mentre ti canto
sento sempre più vicino il tuo pianto
il tuo dolore che abbiamo provato con lo stesso tramonto

Caro fratello
non voglio più darti retta
troppo spesso ricordo la tua indifferenza
Chissà chi è stato colui
che ci ha voluti e posseduti
noi così indecenti eppure così belli e intelligenti

E mentre ti scrivo
giusto per sentirmi ancora vivo
giusto per provare a me stesso che sei un amico

la tua voce si confonde lentamente con le altre
ed io faccio fatica a riconoscere le tue tracce
Chissà chi è stato colui
che ha sepolto i nostri corpi
in  una terra fredda
con un cielo senza nemmeno una stella

E mentre ti cerco
scende silenziosamente la sera
ed io capisco che non basterà una vita intera

Caro fratello
anche tu sei stufo e non piangi più
anche tu ti sei arreso a questo inutile ritrovarsi
Chissà chi è stato colui
che ci ha lasciati qui nell'ombra
ormai è notte fonda e il mare
non ha più neanche un'onda

(V. Borrelli, dall'album: "Tristezza" 1982)



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