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Anche questo Natale, ormai alle porte, si appresta ad essere celebrato con
festoni e luci colorate. Come una donna procace, dal trucco acceso e
accattivante, dispensa sorrisi e ubriaca allegria dando spazio alla forma, più
che al contenuto, del nostro sereno sentire.
Al bando il significato religioso della festa, atavico
messaggio che riemerge in superficie grazie alla proposizione o riedizione di
films o documentari sul tema della natività,
il Natale di oggi, che somiglia molto a quello di ieri, è il rito dello stordimento,
in cui le angosce e i problemi di tutti i giorni vengono “miracolosamente” accantonati in un cassetto per essere tirati fuori
ai primi bagliori del nuovo anno.
In “Natale
in casa Cupiello”, capolavoro del grande Eduardo, c’è una scena in cui il protagonista, Lucariello, consiglia al fratello Pasquale, alle prese con l’ennesimo litigio con il nipote Tommasino, di rimandare ogni cosa a dopo il Natale: “Pasca’, fammi la carità dopo Natale trovati
una camera mobiliata ….. e te ne vai”
Dopo Natale.
Non prima, né tanto meno durante, perché a piangere dei propri
guai …c’è sempre tempo!
E allora perché
non tuffarsi nell'intrattenimento più puro ed effimero, come l’ultimo cinepanettone
di Neri Parenti “Colpi
di fortuna”, in uscita il prossimo 19 dicembre?
Il titolo è
tutto un programma e pare particolarmente azzeccato in questi tempi di assoluta
incertezza per il futuro, in cui il richiamo alla dea bendata è quanto meno
propiziatorio per risolvere l’irrisolvibile, ancorarsi per due ore davanti al
maxi-schermo facendo finta che il domani sia migliore.
Il cinema, come tutte le altre espressioni
dell’arte e della cultura, non è altro che lo specchio della nostra società. Ai
tempi del neorealismo andavano di moda film come “Roma città aperta”
dell’immensa Anna Magnani o come “La
strada” di un “certo” Federico Fellini. C’era un’Italia da ricostruire dalle macerie della guerra
ed era molto più facile identificarsi nella “concretezza” dei sogni e degli ideali.
Oggi, che pure
ci sarebbe tanto da ricostruire, mancano del tutto i sogni e l’immaginazione è
piuttosto indotta da una realtà artefatta, contro la quale è molto meglio “distrarsi” e “non pensare”.
Allora ci
pensano i cinepanettone a fare da
cornice al vuoto che c’è intorno, a regalarci qualche risata, magari con Christian De Sica che nel citato “Colpi
di fortuna”, interpreta un imprenditore superstizioso che si affida ad
un porta iella (Francesco Mandelli) per risolvere un affare con i mongoli.
Gli ingredienti
ci sono tutti per ridere quanto basta e per accogliere il Natale, che quando arriva … arriva.
Bisogna semplicemente
essere pronti a non sfigurare, perché a togliersi il "trucco" si fa ...quando la festa è finita!
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