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La superstizione,
si sa, è tutto ciò che è irrazionale, non provato scientificamente ma che viene
ritenuto credibile pur in assenza di qualsiasi relazione causale tra determinati
comportamenti e gli eventi futuri.
E’
associata all'ignoranza, fortemente combattuta nell'era dell’Illuminismo,
invisa da grandi scienziati come Albert Einstein che nel 1954,
in una lettera indirizzata al filosofo di Princeton Eric Gutkind, definì
la fede in Dio una “superstizione infantile”.
Ma siamo davvero un popolo così ignorante?
Eppure
vi sono tanti personaggi della cultura e dello spettacolo che ricorrono ai riti
scaramantici più insoliti e stravaganti per tenere a bada tutto ciò che porta
male. Franco Zeffirelli, ad esempio, evita completamente di pronunciare
il nome di una persona che a suo dire porterebbe sfortuna. Dario Fo (premio
nobel della letteratura nel 1997) debutta solo al venerdì, Maria Grazia
Cucinotta ha ereditato dalla nonna tutte le buone pratiche per allontanare il
malocchio, mentre l'ammaliante Alena Seredova racconta che i suoi connazionali
della Repubblica Ceca (seconda nel sondaggio di cui sopra), sono soliti
toccarsi i denti con la nocca dell’indice.
E
che dire del grande Maestro Eduardo De Filippo che in un’intervista
coniò la celebre frase “Essere superstiziosi è da ignorante, ma non esserlo
porta male”.
Insomma
la superstizione, pur inspiegabile e intangibile, colpisce in maniera trasversale
tutte le categorie sociali e non sembra essere inversamente proporzionale al
grado di cultura acquisito.
Forse
più che della inadeguata conoscenza empirica, questa forma di credenza, molto popolare
e socialmente stratificata, è figlia piuttosto dell’insicurezza e della
necessità di far leva su determinate convenzioni o usanze popolari per meglio
affrontare e migliorare la propria performance.
E’
un po’ come l’effetto placebo: non è vero ma mi fa stare meglio.
Allora,
che male fa aggiungere un posto a tavola se si è in tredici, cambiare strada se
un gatto nero ci passa davanti o spargere
di sale l’uscio di casa dopo la visita di un latore di cattive notizie?
Anch'io
ho fatto i debiti scongiuri nei modi più consueti e intuibili: una zingara mi
ha detto che … morirò venerdì 17!
Per
fortuna non ha precisato l’anno …
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