ULTIMO POST
- Ottieni link
- X
- Altre app
Gli
amori infiniti nascono senza sesso, sono eterei, incorporei e
inafferrabili. Si contrappongono al piacere fisico che si esaurisce all'alba di
un giorno qualunque dopo essersi rivestiti in fretta per tornare alla vita di
sempre, vuota e malinconica.
L’idealità
dell’amore è il vero problema delle relazioni contemporanee. Nell'era
multimediale è più facile “innamorarsi” di persone conosciute sul social
preferito che di coloro che vivono a pochi passi da noi. La forza
dell’immaginazione sovrasta la realtà delle cose, come una gabbia di vetro che
ci ripara dalle sofferenze patite o patibili.
Il
rischio di rimanere delusi è la molla che fa scattare certe scelte
orientandole su un terreno più sicuro che è quello della comunicazione internautica,
molto spesso sterile e illusoria.
Se i
giovani di ieri erano proiettati alla ricerca dell’amore guardando con
fiducia alle possibilità offerte dal mondo reale, quelli di oggi sembrano
sfuggire a qualsiasi verifica “sul campo” delle proprie aspirazioni sentimentali,
preferendo esplorarle attraverso un’intensa attività di messaggi
multimediali con interlocutori di cui, a volte, non si conoscono nemmeno le
sembianze.
Va
di moda il mito delle relazioni a distanza che fanno “effetto”
fino a quando i partners non decidono di uscire allo scoperto mostrando tutto
quello che hanno inteso nascondere o sottacere. Quasi sempre gli amori che
nascono sul web falliscono al primo banco di prova con la realtà che è
sempre diversa da come la si è immaginata.
E
così l’infinito di uno sguardo stampato su una foto, di un’emozione
rubata tra le righe di un post atteso a colpi di “connessione” si
tramuta ben presto in qualcosa di circoscritto ed estemporaneo, pronto a
sciogliersi come neve al sole non appena i turbamenti della vita
quotidiana prendano il sopravvento.
La
difficoltà di scommettere sui sentimenti reali, ma soprattutto di
mantenerli a lungo a dispetto degli ostacoli che si frappongono sul proprio
cammino, è una chiara controtendenza culturale che inibisce l’insegnamento
all'amore, complice anche l’esperienza fallimentare di quei giovani di ieri,
oggi adulti e in età matura, che si sono uniti con partners sbagliati aprendo
così una crisi della famiglia “istituzionale” senza precedenti.
Non
è facile trasporre sul piano reale l’idea dell’amore, ci vuole grande
condivisione e unità d’intenti che le generazioni moderne non sembrano voler (o
saper) affrontare. Non si ha voglia di conoscersi, di condividere un
progetto di vita contemperando le proprie con le altrui esigenze affettive.
Basta molto poco per andare a letto e dirsi addio al sorgere del sole o quando
l’attrazione fisica esaurisce i suoi effetti.
Così
l’eternità dei sentimenti provati finisce col restare impressa su
qualcosa che trasmigra dalla propria anima, come una fotografia dai
contorni sempre più sbiaditi. Baglioni, in una sua bellissima canzone,
l’ha saputa ben rappresentare con questi versi:
il cielo matto di marzo
e di quel nostro incontro
al centro tu poggiata sui ginocchi
e gli occhi tuoi per sempre nei miei occhi …”
- Ottieni link
- X
- Altre app
Commenti
condivido in toto...la sterilità dei sentimenti è il grande male del nostro temo...ciao
RispondiEliminaCiao Maria. Purtroppo è così.
Elimina