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Un traguardo,
piccolo o grande che sia, è sempre un evento che merita di essere celebrato e conservato
nel proprio album dei ricordi. Quattro anni fa ho realizzato questo blog
quasi per caso, ed ora posso idealmente alzare il calice e brindare con
tutti voi che avete contribuito con il vostro seguito a rendere le pagine
del mio diario colorite e speciali.
Ho
da poco superato le centomila visualizzazioni, target che non
credevo minimamente di raggiungere quando, agli albori della mia esperienza di blogger,
ho cominciato a muovere le prime “dita” sulla mia tastiera informatica.
Niente di trascendentale. So che il mio è solo un piccolo
blog che ho messo su in maniera casereccia e da autodidatta,
immagazzinando qua e là informazioni e suggerimenti senza avvalermi di alcuna
guida esperta. Credo anche che senza un supporto professionale serio e
competente non si possa andare oltre un certo risultato in termini di
visibilità e consenso.
Questo succede soprattutto per i blog, come il mio, in cui
l’autore è uno (pseudo) scrittore che cerca di dare voce e sostanza ai
propri libri senza ricorrere a forme di pubblicità capillari e
martellanti, ma trattando argomenti di cultura, di musica e di attualità, o
raccontando storie dirette e indirette che possano sollecitare la curiosità del
lettore.
Forse ci sono troppi scrittori in giro che c’è bisogno di
una guida-maestra come lo è stata Virgilio per Dante nel suo
viaggio dall’Inferno fino alle porte del Paradiso.
Una guida che ti faccia emergere dal groviglio di tante buone (o cattive)
proposte che intasano la rete a “spintoni” e qualche volta confondono le
idee.
Per intanto mi godo le mie centomila visualizzazioni,
traguardo per me preziosissimo per come si è sviluppato tutto il mio percorso. E
sono come centomila baci, carezze che voglio dedicare a chi, in veste di
lettore assiduo o semplicemente per caso, si è fermato da queste parti.
Da “La prossima vita”, il primo post, a “Finché
morte non ci separi”, l’ultimo, sono sfilati oltre duecento articoli,
parole che sono partorite dal mio universo di pensieri e di stati
d’animo nella recondita speranza di suscitare un’emozione, stimolare una
riflessione o semplicemente disegnare un sorriso. Grazie di cuore
se l’avete fatto e se lo farete ancora.
Nel frattempo il blog si è arricchito di tante rubriche,
come la vetrina degli emergenti, le interviste agli autori, le recensioni, l’aforisma del giorno e i miei racconti brevi che sono stati
particolarmente seguiti e graditi.
Altro si può fare per migliorarsi e rinnovarsi. L’importante è che non manchi mai la passione di scrivere facendo viaggiare le parole fin dove qualcuno vorrà raccoglierle e accarezzarle.
Perché le parole, come quelle del mio tempo, possano arrivare nel cuore di chi vorrà ascoltarle.
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