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Negli
anni ’70 sbancarono le classifiche di vendita dei dischi aggiudicandosi la
palma del duo canoro più famoso e riuscito. Wess e Dori Grezzi,
l’uno di colore, l’altra bionda e dalla pelle eburnea, formavano una coppia ben
assortita dalle voci perfettamente sovrapponibili e complementari: un
corpo e un’anima, come il titolo della loro canzone di maggior successo
che valse il primo posto nella “Canzonissima” del 1974.
Era
il periodo in cui ci si identificava nel sodalizio artistico uomo-donna con la
variante, in questo caso, della diversa etnia quale modello rappresentativo di
una emancipazione etico-culturale che è stata pioniera della grande
globalizzazione multirazziale di qualche decennio più tardi.
“E
non ci lasceremo mai. Abbiamo troppe cose insieme …”, ritornello di facile
presa che è rimasto nella mente di almeno due generazioni, forse il “cliché” più
appropriato per esprimere l’amore semplice e alla portata di tutti.
Wess
e Dori Grezzi debuttano nel 1972 con “Voglio stare con te” (per
sempre con te, ma io speravo che l’avessi detto tu…) ed è subito un
successo in tutti i palcoscenici televisivi, tra i quali “Senza rete”,
programma trasmesso dalla Rai di Napoli nel mese di Luglio quale anticipazione
dei successi dell’estate.
L’anno
dopo, agli albori della hit “Un corpo e un’anima”, bissano il
successo con “Tu nella mia vita” (sempre tu, se non ti avessi
ti vorrei, ti cercherei …), brano presentato a Sanremo che registrerà il
più alto numero di vendite di quell’anno. E’ il momento di massimo splendore
della coppia “bianco-cioccolato” che nello stesso anno ricalcano il filone
dell’amore che vince su tutto con “Noi due per sempre”( nasce
il nostro giorno, e noi due per sempre, basta star nascosti qui …), brano
che forse, più degli altri, ha esaltato meglio le qualità canore dei due
artisti.
Dopo
aver conquistato il mercato italiano, Wess e Dori Ghezzi si affacciano all’Europa
e nel 1975 partecipano all’Eurofestival con “Era” (Era
baciarsi al cinema, Era la mia domenica, Era trovare un angolo nascosto)
ottenendo un onorevole terzo posto. Amore furtivo e clandestino che oggi
farebbe un baffo ai cultori del selfie e degli smartphone.
Ma “Un
corpo e un’anima” è senza dubbio la canzone che è rimasta nel cuore di
moltissimi ascoltatori contraddistinguendo la coppia come lo è stato con “Volare”
per Modugno o, per usare un termine di confronto più recente, “Fiumi di
parole” per i Jalisse.
Dalla
seconda metà degli anni settanta inizia il declino e la coppia si scioglierà:
Wess tenterà una carriera da solista senza successo, mentre la Ghezzi, dopo
aver partecipato nel 1983 a Sanremo con “Margherita non lo sa”, si
ritirerà dalle scene (anche per un problema alle corde vocali) dedicandosi
pienamente al suo compagno Fabrizio De Andrè.
Wess
morirà nel 2009 alla prematura età di 64 anni, mentre la Ghezzi, dopo la
scomparsa di De Andrè nel 1999, è ora impegnata con una serie di iniziative
culturali per tenere alta la memoria del grande cantautore genovese .
Ma
l’esperienza artistica di Wess e Dori Ghezzi resterà comunque “immortale”,
proprio come il refrain della loro canzone di punta: E non ci lasceremo mai
…
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