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SAPORE D’ESTATE


L’aria leggera e spensierata dell’estate mette sempre un po’ di allegria ed è capace di strappare sorrisi anche a chi ha poca voglia di farlo. I miracoli dell’estate, che somigliano tanto a quelli della trentaquattresima strada di un famoso film, riescono a rimodellare gli stati d’animo, a tirare fuori dal letargo fantasia e un pizzico di sregolatezza a lungo intorpidite dai rigori dell’inverno.

Sarà per le belle giornate di sole che si riesce a vedere tutto con più limpidezza, a respirare un clima vacanziero anche quando si sta al lavoro sia pure alle prese con i condizionatori, ventilatori o fogli di carta usati a mo’ di ventaglio per rimediare al caldo umido e afoso. Si contano i giorni o le ore per raggiungere finalmente le mete di villeggiatura premendo sull’acceleratore per il disbrigo delle pratiche d’ufficio.

E’ un fatto statistico quello che vede migliorata la propria performance lavorativa a ridosso della pausa feriale, quasi che questa attesa, che sembra non finire mai, faccia raddoppiare le forze fisiche e mentali prima del sospirato riposo. E si sa che le vigilie sono sempre migliori delle feste vere e proprie.

Non c’è estate senza le canzonette. Dopo Sanremo, è un appuntamento fisso che fa avvicinare la gente di ogni età alla musica, Si canticchia per le strade, sotto la doccia, al bar del lido preferito, in spiaggia con gli auricolari e … c’è sempre una vecchia che balla da una vita in vacanza.

Tra le hit del momento sta spopolando Thegiornalisti, il gruppo del vocalist Tommaso Paradiso, nato quasi un decennio fa, che ogni anno, soprattutto in estate, sforna brani di impatto semplice ed immediato che piacciono tanto ai grandi quanto ai più piccini. Anche quest’anno, dopo aver lanciato in primavera “Questa nostra stupida canzone d’amore”, hanno fatto centro con “Felicità puttana”, canzone senza troppo pretese ma leggera, spensierata ed effimera come l’estate.

Ma quanto è puttana questa felicità
che dura un minuto
ma che botta ci dà…

Non è forse così l’estate? Un po’ puttana che si concede facilmente, l’avventura di una lunga notte che svanisce  ai primi sussulti dell’autunno.

Non è forse così il sapore dell’estate? Come …

Quelle code infinite di macchine
che si vedono al telegiornale
mi mettono di buon umore…”

o come quel …

Ti mando un vocale
di dieci minuti
soltanto per dirti
quanto sono felice …”

Testo melenso, che non resterà certo negli annali della discografia, ma dal sapore tipico dell’estate.
Ed è come un gelato che si scioglie in bocca, dal gusto un po’ amaro quando tutto finisce e si ritorna alla vita di sempre…





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