EURO 2012: LA MERKEL IN GINOCCHIO!


E’ stata solo una partita di calcio, ma la vittoria della nazionale italiana sulla Germania che è valsa l’accesso alla finale di Euro 2012, ha in sé il significato simbolico di una rivalsa su quanto sta accadendo sul fronte della politica europea.

Ci piace pensare che la Merkel, rigida e inflessibile sulle questioni economiche che sanno minando la crescita e la coesione tra gli Stati dell’Unione, abbia adesso qualche certezza in meno (e qualche apertura in più).

E ci piace pensare che i gol di SuperMario abbiano abbattuto la corazzata tedesca a mò di riproposizione di quanto avvenne 13 anni fa con il muro di Berlino, quasi a voler segnare un monito nei ricordi sbiaditi della cancelliera di ferro che adesso sembra aver dimenticato di come l’Europa di allora fosse stata con il popolo teutonico disponibile e solidale.

Ma questa immaginazione sublime e paradossale non deve far passare in secondo piano il significato di una vittoria sportiva esaltante, che ha visto incollati davanti alla televisione oltre 23 milioni di telespettatori sfiorando il record assoluto registrato nella finale mundial di Berlino 2006.

E adesso la Spagna. La fine come l’inizio, sperando che al fischio finale si elevi al cielo un solo urlo: quello azzurro.

PER OTTENERE LA RESIDENZA ADESSO BASTA UN CLICK!


Niente più file agli sportelli, niente più permessi di lavoro e mattinate perse nel traffico alla ricerca di posteggi introvabili prima di addentrarsi negli uffici della Pubblica Amministrazione per ottenere o cambiare la propria residenza.

Dal 9 maggio 2012 è entrato in vigore la legge di conversione del Decreto Legge n. 5 del 9 febbraio 2012, noto come “Decreto Semplifica Italia”, che all’art. 5 ha introdotto nuove procedure per le richieste di residenza.

Si tratta di una vera e propria rivoluzione rispetto al precedente sistema in cui dopo la richiesta, che doveva avvenire esclusivamente presentandosi allo sportello comunale, occorreva attendere l’esito dell’istruttoria dell’ufficio prima di rendere effettivo il passaggio di residenza.

La stessa rubrica dell’art. 5 “Cambio di residenza in tempo reale” rende i termini della rivoluzione.

Con la nuova procedura, entro due giorni lavorativi dalla presentazione della domanda l’ufficio anagrafe deve procedere alla registrazione della residenza, che ha quindi effetto giuridico immediato senza che il cittadino debba attendere la fastidiosa fase istruttoria, ora solo successiva.

E’ pur vero che l’istruttoria postuma costituisce un ribaltamento di uno dei principi fondamentali del diritto amministrativo, secondo cui ogni provvedimento deve essere preceduto da una attività di verifica dei presupposti e delle condizioni per la sua emanazione.

Ma prevalgono gli aspetti positivi della riforma, che sono quelli di offrire al cittadino la possibilità di presentare la domanda anche via e-mal, per pec o per fax evitando così lunghe file allo sportello.

Infatti, in alternativa alla presentazione presso lo sportello comunale il cittadino può richiedere la residenza:

  1. presentando l’istanza per PEC con firma digitale sulla base della modulistica messa a disposizione on line dai comuni; la domanda può essere sottoscritta anche con carta d’identità elettronica, carta nazionale dei servizi o comunque con strumenti che consentano l’individuazione del soggetto che effettua la dichiarazione;
  1. presentando la richiesta anche semplicemente per e-mail ma allegando (attraverso scansione) copia fotostatica del proprio documento d’identità e del documento contenente la propria firma autografa;
  1. presentando la richiesta per fax allegando, anche in tal caso, copia fotostatica del documento d’identità e modulo richiesta con propria firma autografa.
 L’ufficiale d’anagrafe, prima che scatti il c.d. silenzio assenso, ove ravvisi non sussistente il requisito della dimora abituale, e cioè prima del 45° giorno dal ricevimento della dichiarazione anagrafica, dovrà inviare al cittadino la comunicazione ex art. 10-bis l. 241/90.

Questa comunicazione deve contenere l’avviso che in caso di mancata presentazione da parte del cittadino di osservazioni o di osservazioni non fondanti, si procederà all’annullamento dell’iscrizione e al conseguente ripristino della registrazione anagrafica.

Per ricapitolare:

  • La richiesta di residenza è operativa dopo due giorni lavorativi dalla  sua presentazione.
  • L’ufficio comunale ha 45 giorni di tempo per accertare il requisito della dimora abituale previsto dal regolamento anagrafico.
  • Se l’istruttoria ha esito positivo, sono confermati gli effetti giuridici dell’iscrizione anagrafica.
  • Se l’istruttoria ha esito negativo, occorre comunicarla al cittadino affinchè presenti le proprie controdeduzioni.
  • Se le osservazioni presentate non sono accolte, si procederà all’annullamento della domanda di iscrizione anagrafica con effetto retroattivo, ovvero dalla data della sua presentazione.

EURO 2012: VITTORIA DI RIGORE

Quasi 18 milioni di telespettatori hanno assistito ad una entusiasmante Italia-Inghilterra, valevole per l'accesso alle semifinali di Euro 2012. E' stata una partita vibrante, piena di occasioni da rete, in cui la compagine di Prandelli si è guadagnata la palma di squadra più sprecona del torneo: fin qui solo quattro reti segnate, di cui tre su calcio piazzato. 
Per fortuna la sterilità di questi dati è passata in secondo piano quando alle ore 23,24, l'esecuzione dal dischetto di Diamanti ha dato agli azzurri il passaggio alle semifinali e condannato (giustamente) l'Inghilterra all'ennesimo flop della "lotteria" dei rigori: solo una volta su 7, la Dea bendata ha sorriso ai "leoni" d'Oltre Manica. 
Quando dopo 120 minuti di tempo giocato si arriva ad affidare le sorti dell'incontro ai calci di rigore, il timore per la nostra Nazionale di essere "punita" per i troppi errori sotto porta è stato più che legittimo. 
Meno male che al tiro fallito dal dischetto di Montolivo ci hanno pensato prima Pirlo, con un delizioso "cucchiaio" che ha ricordato il Totti dei tempi migliori, e poi il nostro portierone Buffon che ha neutralizzato l'esecuzione maldestra dell'inglese Cole dopo che, poco prima, il tiro del suo compagno di squadra Young era andato a stamparsi sulla traversa.
Ma tutto è bene quello che finisce bene. E così anche il nostro Presidente Napolitano si è congratulato con gli azzurri per la bella prestazione "anema e core", degna di un patriottismo che si spera sia di buon auspicio per altre partite (quelle della vita) che contano davvero.
Ed ora la Germania, sperando di non confondere questa sfida con quella, più importante, che si sta giocando sul fronte della crisi europea. 
Ma questa è un'altra storia. Per il momento, meglio tuffarsi nel prossimo sogno!

LUCCIOLE


Strade che finiscono davanti al buio
marciapiedi pieni di colore umano
qui non ci son stelle 
solo buchi sulla pelle

Scende anche stavolta 
bella e silenziosa                              
questa notte brava 
bella e maliziosa
fatta per aprire 
cuori freddi e finestrini

Eccole che danzano sopra le ore
lucciole che ballano senza parole
con il capo in fondo 
si alzano ed è già il conto

Volti sconosciuti 
altri molto noti 
che sfidano la notte e i bagliori tiepidi
che si vedono spuntare all'improvviso
quando tutto è già finito

E le trovi nei bar 
con la spesa sul tram
certe hanno anche un figlio
e un marito coniglio
Altre sono chissà 
a curarsi l'età
le ferite che il mondo 
ha lasciato giù in fondo

Lucciole che ballano 
senza nascondersi
anche se non vogliono 
devono accendersi
aspettando il giorno
senza neanche un sogno
per tornare sulle strade 
che finiscono davanti al buio
marciapiedi pieni di colore umano
qui non ci son stelle
sono andate a farsi belle!

EURO 2012: L'ITALIA S' E' DESTA!

Può una partita di calcio far dimenticare per c.a 95 minuti le sorti di una Nazione sconvolta da catastrofi e da crisi economica? A quanto pare sì, e sembra proprio questo il vero "miracolo italiano". La partita di calcio Spagna-Italia, valevole per Euro 2012, disputata il 10 giugno u.s., ha visto incollati alla televisione quasi 12 milioni e mezzo di italiani. Dalle Alpi alle Piramidi si è sentito  forte l'eco del grido di esultanza dei tifosi, veri o improvvisati, che hanno applaudito la bella prestazione degli azzurri. Poco importa che il gol di Di Natale ha fatto sognare solo per qualche minuto una vittoria che, tutto sommato, sarebbe stata meritata. 

Il vero successo è stato quello di dimenticare, sia pure solo per un momento, i dolori e le traversie di un Paese in ginocchio (ma non abbattuto) capace di mostrare segni di rinascita, sia pure effimera od estemporanea, come la Fenice risorta dalle proprie ceneri.

Significativo è il pathos particolarmente sentito dalle popolazioni dell'Emilia Romagna, colpite dal terribile terremoto, che si sono unite maggiormente in quel secondo in cui la palla del cannoniere italiano si è infilata alla spalle del portiere spagnolo Casillas, con un abbraccio liberatorio e propiziatorio, quasi a volersi scrollare di dosso le recenti paure sofferte.

E la presenza del nostro Presidente della Repubblica negli spogliatoi degli azzurri suona a mò di monito sulla necessità di sentirsi uniti e compatti, malgrado gli scandali e le devastazioni politiche e non.
Certo, è stata solo una partita di calcio ma in un mondo in cui tutto e tutti fanno a gara per toglierci qualcosa, almeno il sogno e l'illusione restano a noi e nessuno mai potrà strapparceli!

"LA PROSSIMA VITA": RECENSIONE E INTERVISTA ALL'AUTORE

Desidero ringraziare l'Associazione culturale Libro Aperto e tutta la Redazione per la bellissima recensione e l'intervista che mi è stata fatta per il romanzo "La prossima vita". 

Ho apprezzato la sensibilità e la capacità di sintesi con le quali l'autrice della recensione, Antonella Senese, ha saputo analizzare e focalizzare i punti nevralgici del romanzo.

Un grazie anche a Tiziana Cazziero per l'intervista.

A fianco di questa pagina potete consultare il numero della rivista con altre informazioni interessanti.

Ecco la recensione:


"La prossima vita è il primo romanzo di Vittoriano Borrelli, appassionato di scrittura e di musica, già paroliere, compositore e autore di canzoni, molte delle quali racchiuse nella raccolta “Le parole del mio tempo”, pubblicata nel 2012 con lo stesso editore Giuseppe Meligrana.

La prossima vita è un romanzo elegante e garbato, che narra la storia di Leo Ferretti, insegnante con la passione per la pittura, sposato con una donna di cui non è più innamorato e che non condivide la sua arte.

Leo Ferretti si ritrova a ripercorrere le fasi più importanti della sua vita  dopo una grave perdita, analizzando passo dopo passo le sue scelte e gli errori commessi negli anni.

Una vita non vissuta appieno, una vita che molti giudicherebbero mediocre e priva di qualsiasi emozione, scossone, imprevisto.

Una vita che il protagonista non avrebbe mai voluto per sé ma che sembra intrappolarlo in un matrimonio ormai fallito, tenuto in piedi solo dalla nascita di un figlio che comunque non riuscirà a regalargli quella gioia e quella felicità proprie di un neo papà.

Gli eventi renderanno la sua esistenza sempre più infelice e incline alla rassegnazione, fino a credere che ormai sia tutto perduto.

Quando Leo Ferretti crederà di non avere più la possibilità di cambiare e di essere felice, qualcosa metterà tutto in discussione e lo riporterà alla realtà, una realtà che gli permetterà di ponderare in futuro le sue scelte per non incorrere negli stessi errori.

Un romanzo scorrevole, lineare e ben redatto che mette in evidenza la capacità di Vittoriano Borrelli di accostarsi alla cultura con serietà e passione, data anche l’influenza innegabile esercitata su di lui dal suo “mentore” Alberto Moravia.

Nonostante sia la sua prima vera esperienza editoriale riesce ad emergere la sua preparazione e la sua capacità di espressione sempre corretta, garbata e senza inutili fronzoli.

Un linguaggio semplice e ben articolato che il lettore apprezzerà di sicuro.

Un romanzo diretto, una storia che nel momento in cui sembra essere finita, regala un finale a sorpresa che ti lascia interdetto ma con un sorriso di approvazione.

Una lettura piacevole e distensiva: non posso fare altro che incitare l’autore a cimentarsi con una nuova prova."

Antonella Senese