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DENTRO


Dentro” è una canzone che ho scritto nel 1984 alla soglia dei miei 23 anni.


Il brano racconta il duro prezzo da pagare per essere se stessi a dispetto dell’indifferenza, della disattenzione e, soprattutto, della non condivisione degli altri del proprio progetto di vita.

E’ un testo che, a distanza di quasi un trentennio, è ancora molto attuale perché descrive un disagio che si riscontra anche nelle nuove generazioni. Con una differenza: le inquietudini dei giovani dei miei tempi si risolvevano nella speranza di vedersi realizzare un diverso modello di riferimento che era quello dell’evoluzione del proprio contesto familiare e sociale.

I giovani di oggi non hanno un sogno da sognare mentre la speranza è messa a dura prova proprio dall’assenza di punti di riferimento cui identificarsi.

Resta il dato comune della dicotomia Dentro/Fuori come un’equazione difficile da risolvere se non attraverso l’ascolto del “vento della vita” inteso come momento di riflessione per accorciare la distanza tra ciò che siamo e ciò che desideriamo essere.


DENTRO


Quanta vita perduta c'è dentro
dentro gli occhi di chi sta piangendo
per il fumo che lo sta uccidendo
pochi anni gli sembrano cento
Questo gelo che arriva da dentro chi lo scioglierà mai?

Tu mi guardi negli occhi ma non parli
vuoi trasmettermi i tuoi anni
Che importanza avrebbe se
fossi proprio uguale me?
Tanto “fuori” tu non sei proprio come ti vorrei

E si sa che la vita di …dentro
ruota intorno allo stesso argomento
Noi chi siamo che cosa vendiamo?
Di noi stessi che cosa sappiamo?
Dentro è il mondo che stiamo vivendo
chi lo fermerà mai?

L'equilibrio dei sensi sta cedendo
ci violentano dall'esterno
Lo sappiamo solo noi
che qui dentro siamo eroi
ci lanciamo a testa dura
verso un'altra fregatura

…che ci distruggerà
e mille volte ancora speranza ci darà
E dentro siamo noi
assurdi e sempre noi
la testa all'infinito
e il vento intorno a noi
vicino come amico…



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