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“Entrò Carla; aveva indossato un vestitino di lanetta marrone con la
gonna così corta, che bastò quel movimento di chiudere l’uscio per fargliela
salire di un buon palmo sopra le pieghe lente che le facevano le calze intorno
alle gambe …”
Inizia così uno dei capolavori di
Alberto Moravia, Gli
Indifferenti, pubblicato nel 1929
a spese dell’autore, ovvero in modalità “self
publishing”, all'epoca molto diffusa, ed ora ritornata prepotentemente in
auge in risposta alla latente crisi del mercato editoriale.
Il romanzo è ambientato
nell'epoca fascista, subito dopo il delitto
Matteotti, ed è incentrato sulle vicende di una famiglia borghese, gli Ardengo,
oberata dai debiti, che accetta passivamente e con indifferenza di farsi
guidare, manipolare e infine sottomettere dal perfido Leo pur di preservare la propria posizione sociale.
Personaggio trainante della
storia è Michele, fratello di Carla e figlio della “decadente” Mariagrazia, voce della coscienza del giovane Moravia, che cerca in
tutti i modi di sovvertire un ordine precostituito, tipicamente assonante del
regime fascista, ma le sue azioni, pur autentiche sul piano ideologico e
propositivo, si rivelano in concreto fallimentari obbedendo ad una
rassegnazione inevitabile e restauratrice di uno status sociale conservatore ed immutabile.
Rispetto alla sorella Carla, che
invece dimostra una capacità di adattamento e di accettazione di regole che
considera ineluttabili e logiche, l’atteggiamento di Michele è quello del
rifiuto di queste stesse regole ma tutto si traduce nell'incapacità (e
nell'indifferenza) del ragazzo di poterle cambiare ponendosi ai margini di una
realtà reietta e abietta, come un osservatore passivo e impotente di fronte
allo scorrere degli eventi.
LA TRAMA: La famiglia
borghese degli Ardengo, composta dalla vedova Mariagrazia e dai figli Carla e
Michele, teme di dover vendere la lussuosa villa di residenza per far fronte ai
propri debiti. Viene in loro soccorso Leo, amante di Mariagrazia, che dopo una
corte serrata alla figlia Carla, propone a quest’ultima di sposarlo per evitare
l’alienazione dell’immobile. Tenta di opporsi il fratello Michele che intuisce le
velleità manipolatrici di Leo e progetta di ucciderlo, ma nel momento decisivo
dimentica di caricare l’arma fallendo miseramente nel suo intento omicida.
Michele subisce senza ricambiare
la corte della matura Lisa, fa da contraltare alla capacità di adattamento
della sorella Carla rifiutando qualsiasi approccio relazionale con il mondo
esterno.
Si arriva così alla scena finale,
un ballo in maschera, in cui tutti i personaggi partecipano con la propria
coscienza indifferente …
UN ALTRO PASSO DEL ROMANZO: “Vediamo
…” pensò (Michele), “vediamo … la
questione ha due facce … : una interna, una esterna … interna la mia indifferenza,
la mia mancanza di fede e di sincerità … esterna, tutti gli avvenimenti contro
i quali non so reagire … e ambedue le facce sono egualmente intollerabili.”
L’AUTORE: Alberto Moravia (vero nome Alberto Pincherle, Roma 1907-1990), è uno degli scrittori più
prolifici e di successo del novecento. Vanta un curriculum cospicuo e di
qualità. Oltre a Gli indifferenti
(1929), alcuni suoi capolavori, come La
romana (1947), La provinciale
(1953), La ciociara” (1957), La noia (1960), L’attenzione (1965), La vita
interiore (1978), sono stati riproposti in versione cinematografica
riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica. Con La
ciociara vince nel 1962 l’oscar
grazie alla straordinaria interpretazione di Sophia Loren.
GIUDIZIO: Il romanzo è un vero e proprio capolavoro del genere “esistenzialista”. Introspettivo,
ideologico, e sociologico, con tecnica sopraffina nella rappresentazione dei
dialoghi e dei personaggi che sono lo specchio fedele della realtà di
quell'epoca.
Nonostante sia la sua prima
opera, Moravia dimostra fin da subito spiccate doti stilistiche e soprattutto
una capacità di esegesi narrativa e contemplativa, tipica di quel neo realismo
di cui sarà il principale esponente.
“Gli indifferenti” si colloca al vertice della letteratura mondiale
ed è da esempio per chi vuol intraprendere la carriera di scrittore. Da leggere
e da conservare con cura nella propria biblioteca.
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