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La bella stagione 2013 sta per lasciarci con gli ultimi
sussulti dell’anticiclone delle Azzorre che porterà, sia pure ancora per pochi
giorni, tempo soleggiato e gradevole per la felicità di uno sparuto gruppo di
vacanzieri.
A parte queste digressioni
meteorologiche, l’estate 2013 si
ricorderà più per i bollenti spiriti a palazzo
Chigi a mò di verifica della tenuta sempre più traballante del governo Letta, che per quelli più miti
e spensierati al ritmo delle canzonette
più in voga della stagione.
Ci accorgiamo, senza troppa
fatica, che il panorama musicale offertoci non sarà ricordato tra quelli più
proficui. Sembra che anche la spensieratezza abbia perso floridezza e intensità
in vista di un autunno molto più “caldo” di quanto non lo sia stata quest’estate
effimera e svolazzante.
Dalle balere ai concertini di
strada si sono udite canzoni non eccelse, che presto torneranno nell'oblio
insieme, si spera, alle nefandezze politiche e sociali del momento.
Ecco, allora, le mie pagelle della disco italiana che ho
avuto modo di ascoltare, a volte distrattamente, altre con pigra attenzione e
cauto sollazzo.
(I lettori, se lo desiderano, possono cliccare sul rispettivo titolo per ascoltare il brano):
Max Pezzali: “L’universo tranne noi”. Il suo
primato in classifica con l’album “Max
20” , è tutto dire rispetto alle scarne proposte musicali dell'estate.
Il brano non fa impazzire anche se è un ”amarcord” ben
strutturato e gradevole. Voto 6,5.
Eros Ramazzotti (con Nicole
Scherzinger): “Fino all'estasi”. Solito
Eros. Solito ritmo. Solito tutto. Ottima comunque la performance della partner
che ricorda, ma solo nella cadenza del nome, l’ex compagna nella vita,
Hunziker. Voto 6.
Gianna Nannini: “Indimenticabile”. Spero che non lo sia davvero. La rock-star senese non ripete i fasti di “Sei nell'anima”. Voto 4.
Emma Marrone: “Dimentico tutto”. Noi pure. E di sicuro
sopravvivremo. Che sia l’inizio della fine? Voto 4.
Jovanotti: “Tensione evolutiva”. Alla soglia dei suoi 25 anni di carriera che saranno celebrati con
uno show su Raiuno il prossimo 2 settembre, Lorenzo Cherubini, “eterno”
Jovanotti, sfodera un brano gradevole ma che lascia più di un ragionevole
dubbio nelle parole del testo:
“Ci vuole pioggia vento e sangue nelle vene
…” Ermetismo dell’era moderna? Voto
6,5.
Moreno: “Che confusione”. Nella baraonda di quest'estate, la
“confusione” di Moreno ci sta tutta. Piace molto alle ragazzine. E questo è il “solo”
suo successo. Voto 5.
Antonio Maggio: “Anche
il tempo può aspettare”. Orecchiabilissima. Da canticchiare
sotto la doccia. Ma dopo la terza “rinfrescata”, già stanca. Voto
5.
Clementino: “O’Vient”. A
dispetto del tenerissimo nome, la canzone, sia pure ben ritmata, non lascia
tracce indelebili. Un punto in più per essersi aggiudicata la vittoria alla
prima edizione del “Music Summer
Festival-Tezenis Live”. Voto 6.
Greta: “L’estate”. La
seconda classificata all'ultima edizione di Amici, spolvera un brano
orecchiabile, destinato però a durare nello spazio di… un’estate. Voto
6
Negramaro: “Una storia semplice”: Tratto dall'omonimo album, forse il video è ancora più bello del brano. Le
atmosfere sonore sono tipiche delle qualità stilistiche del gruppo.
Voto 6,5.
Neffa: “Molto calmo ”. E’ difficile esserlo dopo averlo ascoltato. Il ritmo calzante del
refrain genera istinti più “bellicosi”. Voto 5.
Vasco Rossi: “L’uomo più semplice”. Brano ben ritmato che ricorda, sia pure in
maniera molto sbiadita, la mitica “Bollicine”. Ma è solo un flash di una più
“onorata” memoria. Voto 6.
DJ Matrix feat. Paps'n'Skar
& Vise “Voglio tornare negli anni 90”. E’ proprio il caso di ritornarci, se non
altro per recuperare melodie migliori. Per questo buon auspicio la canzone merita un bel voto.
Voto 7
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