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Gli scrittori
non muoiono mai. Lo scrissi in un post
qualche tempo fa e ora ne sono più convinto dopo aver letto “La
piuma”, l’ultimo libro di Giorgio Faletti. Una sorta di
testamento solenne che l’autore lascia ai posteri in poche ma preziosissime
pagine.
“Tracciando
il suo invisibile sanscrito nel cielo, la piuma sorvolò un villaggio
popolato di uomini, che come tali prestavano attenzione solo a ciò che avveniva
in terra, davanti ai loro occhi. Nessuno riuscì a vedere la piuma perché
nessuno aveva tempo a sufficienza per alzare gli occhi al cielo e riuscire
anche solo a guardarla.”
L’essenza
del messaggio di Faletti sta tutta in queste bellissime parole che fanno
da apripista all'opera. Un manifesto-denuncia nei confronti di una
società “distratta” o troppo “concentrata” su se stessa, quasi solo
ad occuparsi di cose materiali che impreziosiscono l’avere e indeboliscono
l’essere, che fa specchiare senza riflettere o che induce a riflettersi nella bellezza, vera
o presunta, della propria immagine.
Molto
spesso non guardiamo al di là del nostro naso e se alziamo gli occhi al cielo
è solo per vedere che tempo fa, per regolarci su quale vestito indossare o per
tirare fuori dall'armadio l’ombrello. Sono azioni quotidiane che nemmeno ci
facciamo più caso, così ripetitive e monotone nel loro andirivieni come
il battito incessante di un orologio.
Basterebbe
poco, un attimo per alzare la testa e guardare oltre. Spogliarci di
quella pesantezza che ci portiamo addosso che non è cattiva digestione (anche
se in senso lato potrebbe esserlo) ma figlia di pensieri, strategie o
comportamenti che assumiamo come importanti e che invece mancano di
spiritualità, bellezza interiore e di sana e purificante immaginazione. Basterebbe
poco, un attimo per sentirsi leggeri, come una piuma …
“Con
un gesto infastidito, il Generale rimosse la piuma e la spinse a posarsi
curiosa sul bordo del tavolo, mentre con esultanza spostava sulla carta dei
soldatini neri alle spalle di quelli rossi.”
I
destini del mondo nella stanza dei bottoni. Quante decisioni sono prese
a danno del bene comune? E quante di queste hanno inciso negativamente sulla
crescita e sul benessere di un Paese? La piuma che avrebbe potuto solleticare
le sorde coscienze dei potenti, è qui miseramente ignorata. Sarebbe bastato
poco, un attimo.
“La
Donna di Tutti chiuse la finestra su un mondo che non le sarebbe mai
appartenuto e rientrò nel mondo a cui nessuno tranne lei apparteneva.”
La
prostituzione femminile come una scelta, a volte necessaria, a volte
voluta. Ma in ogni caso è sempre un fardello che si porta addosso per
lasciarsi comprimere dall'unica alternativa che sembra possibile per la propria
sopravvivenza, mentre basterebbe poco, un attimo per alzare lo sguardo e
vedere oltre la solita visuale, aprire quella finestra e affacciarsi ad un
altro mondo possibile.
Condita
dalla toccante prefazione di Roberta Bellesini Faletti, compagna del
compianto autore, “La piuma” rivela un mondo alternativo a cui si
può accedere per dare forza e speranza ai sogni e alle passioni che alimentano
la parte migliore del nostro essere. Per essere dentro la vita, senza subirla o
accettarla da semplice spettatore.
Basterebbe
poco, un attimo …
Commenti
Bravo Vittoriano!
RispondiEliminaE' un libro stupendo! Una moderna favola di chi è ancora capace a vedere il mondo con gli occhi sgranati e stupefatti e curiosi di un bimbo.
Ne ho parlato anch'io sul mio BLOG.
E' il testamento spirituale di un grande Uomo, non solo personaggio televisivo o scrittore. Un uomo che ha saputo fare nella sua vita un percorso profondo ma anche leggiadro esprimendo i suoi sentimenti, il suo modo di essere in molteplici modi di essere diversi
Grazie di averne parlato.
Da astigiana, è un onore essere sua concittadina. Patri
Grazie Patricia per il commento, un omaggio ad uno scrittore, attore e comico che resterà per sempre nella memoria di chi sa apprezzare le cose belle e i valori che contano.
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