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UNA VITA DIVERSA

FALCONE E BORSELLINO: RICORDO INDELEBILE DI UOMINI VERI


Nel mio libro “Le parole del mio tempo” c’è una canzone dal titolo “Uomini che non ci sono” che è una sorta di denuncia della società dell'apparire.

Credo che in occasione dell’anniversario del duplice e atroce attentato mafioso che ha visto la morte di Giovanni Falcone e, poco tempo dopo, di Paolo Borsellino l’accostamento ai temi di questa canzone, sotto il profilo dell’incapacità di essere uomini veri, sia più che appropriato.

I valori trasmessi da questi due grandi uomini, ovvero il senso della legalità e delle Istituzioni, rappresentano tracce indelebili della nostra memoria che nessuno mai potrà cancellare.

Dovremmo ricordarci ogni giorno, e non solo in occasione delle ricorrenze annuali, quanto Giovanni Falcone e Paolo Borsellino abbiano fatto e rappresentato tracciando un insegnamento che tutti, e in particolare le nuove generazioni, dovrebbero cogliere e far proprio per una società migliore.

Quando penso a queste straordinarie figure i fallimenti dell'attuale classe politica dirigente emergono in maniera ancora più dirompente e suonano come rigurgito alle politiche del malaffare, dei complotti irrisolti, delle offerte promozionali a base di “veline” per accaparrarsi le “fedelissime” poltrone di una Casta che, purtroppo, non accenna a crollare né ad essere abbattuta.

Ho molto apprezzato la posizione assunta dai familiari di Paolo Borsellino, che in occasione della commemorazione del 19 luglio 2012 hanno preteso che nessuna rappresentanza politica fosse presente.

Proprio nel 2012, a distanza di vent'anni dalle stragi di Capaci e di via d’Amelio, l’accusa del coinvolgimento dello Stato nella mafia con il conflitto di attribuzione sollevato dal Capo dello Stato contro i giudici di Palermo, aveva assunto contorni quanto meno preoccupanti.

Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: uomini veri che, purtroppo, non ci sono più.

A noi che crediamo in una giustizia migliore spetta l’impegno di onorare ogni giorno la loro memoria perché, come disse Borsellino:

Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola”.

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