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Con Gangnam Style, il rapper
sudcoreano Psy (vero nome Park
Jae-sang) ha spopolato le classifiche dei dischi di tutto il mondo
ottenendo il record di oltre un miliardo di visualizzazioni su YouTube.
Persino il suo clone, alias Gabriele Cirilli, con una imitazione
pressoché perfetta nel programma di RAI 1 “Tale quale show” si è visto cliccare il video di questa
esibizione da quasi un milione di visitatori, dato infinitesimale ma che è pur sempre un risultato
strepitoso.
E’ senza dubbio il fenomeno del momento
che vanta il maggior numero di imitazioni in ogni parte del mondo. La sua
ballata, orecchiabilissima e coinvolgente, è diventata una sorta di rito per
tanta gente comune, giovane e non, che in diverse occasioni e nei luoghi più
disparati è solita esibirsi al ritmo della hit
dispensando sorrisi e buon umore.
La genialità di Psy, (pseudonimo che è il diminutivo di Psyco,
in italiano “ malato di mente” )
è stata quella di arrivare al successo attraverso YouTube, ovvero
utilizzando la telematica in luogo dei tradizionali canali di promozione
discografica, dopo una lunga gavetta durata oltre dieci anni. “Questo nome d’arte”, fa sapere
l’artista, “l’ho scelto perché sono un ‘malato’
della musica …Le mie canzoni sono
scritte con un linguaggio anticonvenzionale e per taluni anche osceno.”
E in effetti“Gangnam Style” racconta, con un testo trasgressivo e graffiante,
gli eccessi delle abitudini di vita nel quartiere più esclusivo di Seul, dove
l’artista ha vissuto per molti anni. Una presa in giro ai privilegiati dai
quali Psy, pur provenendo da una famiglia benestante, ha voluto prendere le
distanze intraprendendo una carriera che
gli è valsa la fama del ribelle e del contestatore.
Strategia che evidentemente ha
funzionato, visto che l’artista sudcoreano è oggi il più ricercato e menzionato
persino dai grandi esponenti della politica internazionale, primo fra tutti, Barack
Obama, che dopo una sua esibizione ha voluto complimentarsi
personalmente con lui.
Fa comunque riflettere l’avanzata
dei “miti
di oggi”, da perfetti sconosciuti a star e protagonisti del
palcoscenico multimediale grazie a una tecnologia in continua espansione, capace
di attirare l’attenzione in pochissimo tempo e soprattutto a basso costo.
Ma si sa che un conto è la
popolarità, che può durare lo spazio di una dozzina di mesi, altra cosa è
essere dei veri e propri miti che sopravvivono a qualsiasi epoca o generazione.
In questo senso non c’è molta differenza tra le meteore di oggi e quelle di
ieri: di diverso hanno soltanto il modo per arrivare al grande pubblico, oggi
enormemente facilitato dalla tecnologia informatica.
Il problema è sempre la qualità
di ciò che si propone, l’unica che può veramente superare qualsiasi barriera
temporale ma che in questi tempi scarseggia.
E se il futuro è già nato, c’è
una bellissima canzone di Renato Zero che ci ricorda che “i miei miti sono andati via. Come
un vento, come un’amnesia…”
Commenti
Psy è il mio idolo.
RispondiEliminaL'utilizzo di nuove tecnologie, tipiche del guerriglia marketing , è segno dei nostri tempi.
RispondiEliminaOramai siamo "vaccinati" alle normali forma di pubblicità e si rendono necessarie nuove forme più ammiccanti e perchè no, subdole.
Se il gam gam style rimarrà una "meteora" ( da un famoso programma televisivo) ai posteri l'ardua sentenza.
Mi preoccuperei solo di una cosa. Questo video, a mio avviso, è il segno di quello che sta accandendo ossia una lenta ed inesorabile "colonizzazione" dei paesi asiatici nei confronti di noi vecchi occidentali.
Prima colonizzazione economica..poi sarà culturale.
Ottimo commento. Non posso che condividerlo. Complimenti.
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