L’anno che è già passato

 


Quest’anno maledetto è già passato poco dopo i festeggiamenti della notte del 31 dicembre 2019. Da allora è stato tutto un retrò, come se il tempo si fosse fermato in un punto indefinito dello spazio, un fermo immagine della nostra vita di sempre bloccata sullo schermo di un grande pannello bianco, di quelli che si vedono al cinema in attesa che la macchina da presa riprenda a funzionare. 

Vite sospese, guardinghe, isolate in se stesse e in mezzo un lungo carro funebre sul quale sono salite tante persone care che purtroppo non ci sono più. Maledetto “venti-venti” contrassegnato dal Covid-19 che fra qualche giorno proveremo a buttare via come la cosa peggiore che ci è capitata anche se resterà per sempre nella nostra memoria.

L’anno che sta arrivando tra un anno passerà. Io mi sto preparando. È questa la novità.” Il compianto Lucio Dalla concludeva così una delle sue canzoni più belle e rappresentative del disincanto, la novità di qualcosa di ripetitivo e come tale largamente pronosticabile.

Mi auguro tuttavia che il 2021 sia l’anno della controtendenza, della rinascita vera e propria e non la dimostrazione postuma di quello che è già stato. Sia davvero l’inizio di una nuova vita per tutti noi per ritornare a stringerci e ad abbracciarci, unica eccezione che forse saremmo disposti a ripescare dal passato.

Buon anno a tutti i lettori de “Le parole del mio tempo”, non prima di aver gettato l’ultimo sguardo sui post più letti di quest’anno tanto amaro e infausto.

 GENNAIO, post più letto: A me non capita

FEBBRAIO, post più letto: La storia di Gertrude

MARZO, post più letto: Casa dolce casa

APRILE, post più letto: La vita che passa, la vita che cambia

MAGGIO, post più letto: Non mi piaci

GIUGNO, post più letto: Decameron

LUGLIO, post più letto: Ti conosco mascherina

AGOSTO, post più letto: Porci con le ali

SETTEMBRE, post più letto: Innamorarsi in un tempo sbagliato

OTTOBRE, post più letto: La Voce

NOVEMBRE, post più letto: L’amore sublime

DICEMBRE, post più letto: Le mie canzoni sono differenti


BUON 2021

(Adda passà ‘a nuttata)

Natale diverso

 


Natale diverso ma uguale nel cuore. 

Forse più intenso e più coinvolgente.

Scevro di contorni luccicanti

di cordigliera umana dissolta dal lockdown 

Più vero e memore di ciò che è stato

Di chi ci ha lasciato ma dentro di noi

non se n'è mai andato 

Piu ricco delle cose che contano

Degli affetti che restano. 


BUON NATALE A TUTTI VOI

Le mie canzoni sono differenti

 

Alfredo Cerruti, noto discografico recentemente scomparso, dopo aver ascoltato l’ultima nota mi guardò abbozzando un sorriso e commentò: “ Le tue canzoni sono bellissime ma troppo impegnate. Temo che il pubblico non possa capirle ed apprezzarle come meritano”. Si era agli inizi degli anni ’80 e per me fu come una sentenza di condanna che pose fine ai miei sogni di gloria.

Forse avrei dovuto insistere, tentare altre strade, credere di più nelle mie capacità. O forse ho fatto bene perché non avevo dalla mia una bella voce, un'immagine prestante e prorompente in grado di spaccare gli argini delle remore e della diffidenza. Chissà!

A distanza di oltre trent’anni da quell’episodio ho deciso di pubblicare nel 2012 con la casa editrice Meligrana “Le parole del mio tempo”, una raccolta di 107 testi scelti tra le oltre 300 canzoni che ho scritto durante i miei anni di passione per la musica. Il libro ha ottenuto migliaia di download e tanti commenti lusinghieri. 

Mi è bastato questo. A volte certi obiettivi ed aspirazioni devono essere rivisti e rivalutati sotto una prospettiva diversa.

Non si è trattato di un ridimensionamento perché quando si hanno certe passioni è giusto che si coltivino in ogni forma possibile. Così di recente ho cominciato a pubblicare alcuni brani di queste canzoni, non certo per riesumare vecchi sogni di gloria ma semplicemente per disseminare emozioni per chi vorrà raccoglierle.

Qui sotto il link per accedere alla raccolta ma...

 … non cliccare se non sei predisposto all’ascolto come momento di riflessione.

 … non cliccare se sei alla ricerca di brani meramente orecchiabili e di pura evasione.

 … non cliccare se i tuoi gusti musicali prediligono atmosfere diverse dal genere cantautorale e intimistico.

 Le mie canzoni sono differenti.

Se invece ti va clicca qui: Le mie canzoni sono differenti

La lettera che non scriverò

 

Scrivo queste parole che non leggerai. Fra i tanti o pochissimi visitatori mancherai proprio tu, la persona che più di tutte è riuscita a darmi sostegno e coraggio senza saperlo perché nulla c’era da sapere se non l’impronta del mio silenzio.

Comincerò col dirti che mi è bastato inseguirti con lo sguardo per immaginarti al mio fianco anche se non ci sei mai stato. Ti ho pensato e disegnato su fogli di carta racimolati qua e là per ricordarmi di te nei momenti in cui la mente si sarebbe annebbiata e avrei fatto fatica ad orientarmi, a riprendere quel cammino che proprio tu hai tracciato per me.

Le strade di ieri non le ricordo più. Splendida amnesia per proiettarmi nel futuro e abbracciarmi di nuovo in cerca di tenerezza, di coccole e poi ancora coccole, con te che mi seguirai da vicino o da lontano, ma in silenzio come sempre. Sentirò la tua presenza tutte le volte che dovrò affrontare altre prove della vita, con occhi benevoli quando cadrò, guardinghi e diffidenti quando mi vedrai volare oltre le mie aspettative.

Pensare al domani, a come potrebbe esserlo, raggiante e variopinto, è la migliore medicina per curare l’avanzare degli anni, le forze che non sono più come una volta ma che grazie a questo pensiero sembrano rigenerarsi, ricevere nuova linfa dall’eterna giovinezza delle idee. Me lo hai insegnato proprio tu, ricordi? Un uomo senza futuro è una scatola vuota, un animale vagante senza meta, un’oloturia senza capo né coda.

Ci sarai sempre tu nei miei pensieri. Mi accompagnerai per non farmi sentire solo, sentirò il tuo abbraccio tutte le volte che avrò paura. E m’innamorerò di te, cento, mille volte ancora. Ti farò l’amore spogliandomi di tutte le mie impurità, delle mie debolezze che sono tante anche se cerco di mascherarle con il mio essere burbero e scostante.

Domani sarà diverso. A volte l’attesa è più emozionante del presente che si vive e chissà che non t’incontrerò davvero nel mio cammino, che non t’innamorerai anche tu di me e mi trasporterai come il vento nelle direzioni che desidero e che vorrei condividere con te.

Chissà che non t’innamorerai delle parole di questa lettera che non scriverò. Perché l’ho già scritta sulla sabbia bagnata che il mare si sta portando via.

Pagliacci

 


E ci ritroviamo eterni alleati
di una stessa idea di una stessa odissea
Pagliacci senz'anima senza sentimento
Pagliacci nel vento

Ma che odore strano ha il tuo corpo incolore
profumo di sesso fuori o dentro è lo stesso
Amanti dispersi per caso ritrovati
Amanti diversi

Tu od io?
Ma che confusione!
Tu od io?
Ma che coesione!

Pensieri bugiardi troppo vuoti gli sguardi
e si tira avanti senza troppi riguardi

Io mi tormento del mio assurdo momento
e tu stai a guardarmi, peggio ancora a scrutarmi
col cuore di ghiaccio sembri proprio un pagliaccio
e non ti piaccio!

Quanta ipocrisia c'è nella vita mia!
Tra l'adulazione e l'immaginazione
c'è di mezzo un pagliaccio
fatto solo di ghiaccio
tu od io chissà forse tutti e due!

E ci ritroviamo un po’ soli e distratti
un po’ consumati un po’ tristi e sbagliati
Pagliacci senz'anima senza sentimento
Pagliacci nel vento

Tu ed io
sempre a litigare
Tu ed io
sempre a farci del male

Forse posso salvarmi dalla tua indifferenza
Forse posso sottrarmi alla tua impertinenza

Io mi tormento del mio assurdo momento
e tu stai a guardarmi peggio ancora a scrutarmi
col cuore di ghiaccio sembri proprio un pagliaccio e non ti piaccio!

Quanta ipocrisia c'è nella vita mia!
Tra l'adulazione e l'immaginazione
c'è di mezzo un pagliaccio fatto solo di ghiaccio
tu od io chissà forse tutti e due!

 

(Tratto da Le parole del mio tempo”)